Primarie – post

Bene i 3 milioni, forse benissimo.

Bene la velocità di reazione, con i nuovi nomi, la squadra.  E i nomi sono giovani, meritano tutto il credito e la fiducia.

Ma non capisco perché adesso un nuovo governo non sia più una priorità.  I “Forconi” a me preoccupano molto, Quando leggo che molte città sono paralizzate mi ricordo come basti pochissimo per bloccare un paese. E vedere l’Italia bloccata da chi protesta contro equitalia non è il mio genere di rivoluzione.

Continuare a vivacchiare così sicuramente tranquillizza Bruxelles (a proposito: qualcosa si sta muovendo: http://www.repubblica.it/economia/2013/12/09/news/evasione_fiscale_semeta_ue-73099401/)
ma non  non credo dia nessuna fiducia, nessun senso di un futuro, nessun cambiamento. Siamo alla cappa, in termini velici.

Proviamo a vincere davvero le elezioni:  a fare un altro “governissimo” per assicurare il semestre italiano saremo ancora in tempo se le cose non andranno bene, ma volete mettere la soddisfazione di un semestre italiano in cui l’Italia dice in che direzione va e dove vuole che gli altri vadano? E non per scherzare.

 

Primarie

Non voto. Perché nessuno dei tre mi piace. Perché,  semplificando,  uno è l’apparato  uno il massimalismo uno il democristiano. Siamo sempre anni luce sopra quello che offrono gli altri, ma che senso ha alle p r i m a r i e votare turandosi il naso?

Ma soprattutto perché ho capito che  l’unico modo per votare è di entrare e provare a cambiare qualcosa. E fino a che non lo faccio, il mio voto non serve.

Il partito dovrebbe andare a lezione da Gianni Morandi