Che giornata!

Muore Dario Fo, Bod Dylan diventa poeta laureato.

Questo è un tuffo diretto nella mia gioventù, alla faccia di chi disprezza il guardare indietro. Il secondo disco che ho avuto in mano, dopo Toto e Tata sulla luna, e prima della battaglia di Poitiers di Carlo Martello, era Non aspettate a batterci le mani, ero piccolo e non capivo granchè ma capivo abbastanza per innamorarmi di quella gioia di essere. E poi la Palazzina Liberty, e gli amori. Tutta una vita, seguendolo, fino al tripudio della Storia di Qu.

E il Nobel a Dylan, che rende giustizia alle notti passati in sala di casa ad ascoltare i dischi e leggere i testi mentre tutti dormivano. Su questo libro, comprato appena uscito nel 1977…. L’inglese scritto, io l’ho imparato lì.
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E quante camminate cantando, e dichiarazioni d’amore pensate su just like a woman e grida di liberazione su all along the watchtower, ragazze corteggiate con quel melensissimo knocking on heaven’s door… Che buffo, comunque, che i premi arrivino quando il meglio è finito, quando ci si è ridotti ad inventare cose futili, quello che ho visto a Milano sei mesi fa non era lui, questo è chiaro.

Giorni che rimescolano i ricordi, insomma. Come ci rimescolava il cuore questa canzone

La Storia di QU

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Al Teatro Studio, e’ solo  questa sera.

http://www.piccoloteatro.org/events/2014-2015/tramedautore-studio-per-storia-di-qu

Andate a vederlo, e’ bellissimo.

Non tanto e non solo  per la storia,  che e’ un bisa bosa di Fo, con cose belle e toccanti  e cose che dici  mah, ma perche’ e’ TEATRO, come non si vede piu’, con trenta  ragazzi in scena, e i musicisti dal vivo, i giocolieri, le macchine di scena che ruotano e rivelano cannoni e vele, le pedane che corrono, gli acrobati che salgono sulle funi, canzoni, lacrime, risate, poesia.  Una gioia per tutti i sensi, quel teatro che non si puo’ piu’ fare perche’ costa troppo, perche’ e’ illogico economicamente.

 

Andate a vederlo, a vedere quei ragazzi con gli occhi che ridono, ma siate preparati a rimpiangere, per una volta,  di non avere fatto teatro nella vostra vita.