Da ragazzo, uno dei miei princìpi era che avrei fatto “diversamente” da mio padre. Non ingegneria, non ENI, non tradire. Allo stesso tempo ho sempre ammirato il suo successo e, anche se poco consciamente, la sua apparente irresponsabilità’, il suo sembrare dimenticarsi del lavoro una volta a casa.
Immagino di non averlo mai capito molto, so per certo di non avere mai colto le sue preoccupazioni per me, illudendomi che quello di buono che io facevo bastasse a rimuoverle. Che ne sapevo io di quello che passavano i genitori, con figli come noi, in quegli anni.
Sono finito a fare diversamente e similmente al tempo stesso. Forse diversi i dettagli ma simile la sostanza, o almeno parte di essa.
Spero sia contento di sapere che sono stato orgoglioso di lui, anche se non sapeva parlare a braccio.
😦