Perdere tutto

Oggi su Repubblica Martin Amis (il suo ultimo libro è noiosissimo ma London Fields era molto bello, e il libro su Stalin anche) racconta di suo padre Kingsley.

E dice: “un uomo che abbandona la moglie per un altra donna e viene lasciato da colei che l’ha sostituita, è un uomo che ha perso tutto“. E io ho detto OUCH, è così che mi sento.

Poi so che non è vero, ma facevano impressione quelle 3 righe a centro pagina. E Kingsley, pensate, ne è uscito grazie alla sua prima moglie

E anche l’aiuto ha detto  che fallimento non si può usare ma perdita sì. Ha anche detto di concentrarsi, sulla perdita, e di non pensare ad altro. E di non provare a fare altro. E di raddoppiare la dose che mi vede sciupato…. Io, per dirla tutta non mi vedo sciupato. Triste si, ma non sciupato.

La canzone è per Giacomo, ma veste bene anche il  come mi sento io.

 

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